Teatro

Passeggiare nell'arte contemporanea a Napoli

Passeggiare nell'arte contemporanea a Napoli

Sono stati i visitatori e le emozioni i protagonisti del percorso del Madre/contemporanea tour. Un viaggio tra il museo Nitsch, dove Morra ha raccontato il suo percorso e i suoi propositi futuri, tra le opere della Metropolitana napoletana e il Madre con il suo ultimo acquisto: Cittàlimbo Archives di Brigataes.

L'arte contemporeanea si avvicina al suo pubblico, dialoga e si apre a potenzialità di scambi: Il Museo Madre di Napoli ha proposto per il 13 giugno una visita guidata tra alcuni luoghi d'arte del centro storico, e non è stata solo una visita guidata, ma un intrigante evento culturale. L'idea del progetto Madre/Contemporena tour è quello di creare rete e ribadire il dialogo tra i luoghi d'arte napoletani e poi accogliere con cura i visitatori che sono gli unici a ridare vita e valore alle opere stesse. E così il tour, realizzato in collaborazione con il Museo Archivio Laboratorio per le Arti contemporanee Hermann Nitsch e l'ANM-Azienda Napoletana Mobilità spa, ha privilegiato appunto il museo Nitsch, le stazioni dell'arte di Toledo e Dante e le opere che nel Madre si collegano con ai precedenti percorsi.

I visitatori sono stati entusiasti, accolti, coccolati, stimolati, guidati, ma soprattutto attivi creatori di un momento di unico e irripetibile scambio umano, dimensione 'alchemica' che, quando riesce, va sempre premiata. L'apice del senso di cura e di 'appartenenza' è stato, a fine percorso, il momento in cui protagonisti sono diventati cibo, napoletanità, vino e chiacchiere su cosa è e significa contemporaneo oggi.

Il trait d'union tra i tre luoghi è stato appunto l'arte come dialogo con un territorio, ma la giornata ha riservato dei momenti importanti e inaspettati: al museo dedicato ad Hermann Nitsch ha partecipato al giro, raccontando la sua esperienza artistica, anche Giuseppe Morra, che ha raccontato il suo percorso, il suo legame con Nitsch, e quanto l'elemento del legame umano sia decisivo per concepire una definizione e uno stimolo con l'arte. Un piccolo regalo, non organizzato, che ha lasciato decantare e vibrare la giornata. Morra ha, inoltre, familiarmente annunciato suoi progetti futuri: l'apertura in uno spazio di 4000 mq a Materdei di Casa Morra, dove saranno proposte opere in allestimenti che cambieranno a ritmo cadenzato. Ogni sette anni e saranno previste 3 dello stesso artista, vista la potenzialità delle opere possibili. E non solo questo spazio avrà anche un ruolo di promozione-propulsione artistica per le nuove generazioni:  spazi di questa casa verranno lasciati per dare ospitalità per giovani, per apprendere, fare consocere, vivere l'arte. E si è discusso, stimolati da una persona del gruppo di Cuma e del futuro progetto di realizzare una "azione festa"  in questo luogo a cui Nitsch, così come il suo 'alter ego' Morra, è molto legato. Il farsi dell'arte, nella sua valenza di azione, come l'ha concepita l'artista austriaco e chi ne è profondamente legato, si è manifestato in un momento, per cui in qualche modo anche la visita è diventata un momento performativo.

Questo incontro ha aperto a una differente sensibiltà tutti i partecipanti che hanno condiviso con grande leggerezza il viaggio tra due stazioni dell'arte come Toledo e Dante. Il dialogo con l'antico tra le mura aragonesi, i mosaici che raccontano Napoli di Wiliam Kentrige, la discesa nel profondo tra tufo e mare, nella lettura di Oscar Tousquets Blanca, tra Pistoletto e la sua Europa, le scarpe di Kounellis e il doppio senso che l'arte concettuale esprime con Joseph Kossuth e il suo neon dantesco e Carlo Alfano, tra Frammenti di un autoritratto anonimo e Luce-grigio, dove la crisi di un'arte rassicurante è conclamata comunque continuando a dialogarci (il tuffatore di Paestum ritorna nella sua versione opaca e grigia, ma spezzata da linee che prospetticamente non si ritrovano più).

Al museo Madre poi, oltre a presentare l'opera dialogo con la città di Daniel Buren, è stata presentata l'opera Cittàlimbo Archives di Brigataes, prodotta dalla Fondazione Banco di Napoli, che entra nella collezione nell'ambito di Per_formare una collezione: per un archivio dell'arte in Campania. Mentre con le opere di Francesco Clemente e di Kounellis si è aperto lo spiraglio per un dialogo tra gli spazi del Museo e le opere che sono in Metropolitana.

Arte è azione. Incontri come questo lo ricordano perché sottolineano la bellezza di una dimensione che non è lontana dalla sensibilità di ognuno. Un evento gratuito che si ripeterà sicuramente e che è nato grazie all'impegno di persone come Marina Vinto, che ha organizzato l'evento e la generosità espositiva di Maria Colbi che per l'Anm si occupa del percorso artistico. La gioia dei partecipanti per questa opportunità di umanità che svela l'arte è stata comunque l'elemento più forte. Il gruppo ha già rilanciato verso il prossimo appuntamento del Madre: il 23 giugno si inaugura la mostra dedicata a Mimmo Jodice, Attesa 1960-2016, una retrospettica completa degli scatti dell'artista napoletano.